
Come sapete Rifondazione Comunista sostiene i 5 Referendum dell’8-9 giugno 2025 promossi dalla CGIL. Lo fa coerentemente su tutto il territorio nazionale e quindi anche nel nostro comune il Circolo di Villa San Martino sostiene apertamente, in pubblico e sui media, questi 5 fondamentali sì per far tornare il mondo del lavoro i diritti cancellati in passato.
Usiamo la parola “apertamente” perché c’è come a solito una grossa ipocrisia a Lugo, mentre la destra coerentemente è contraria a ridare diritti ai lavoratori e lavoratrici e quindi
ignora la data di giugno, il centrosinistra lughese si è schierato contro compatto seguendo la linea Bonaccini-De Pascale, creature bifronte del renzismo loro padre politico, e sostenitori da sempre del Jobs Act, ovvero la distruzione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
Di fatto siamo a Lugo l’unica forza politica che sostiene la CGIL, non ci nascondiamo dietro iniziative dove non ci mostriamo apertamente, crediamo seriamente in questa battaglia e non ci prepariamo ipocriti paracadute in caso di sconfitta, se organizziamo delle iniziative metteremo il nostro simbolo e dichiareremo chiaramente gli interventi delle nostre compagne e compagni.
Questo perché crediamo che le persone non vadano prese in giro, i cittadini devono conoscere chi è che gli parla, crediamo in una politica con etica, invogliamo sempre la cittadinanza a lottare per i propri diritti, perché ne stiamo perdendo tanti e stiamo per perdere la democrazia stessa, quindi non possiamo davanti ad una lotta del genere non schierarci pubblicamente, non lottare in prima linea con la nostra faccia e i nostri simboli.
Viviamo in un territorio dove c’è molta paura tra le persone di schierarsi contro il potere locale, non è il nostro caso dato che siamo arrivati anche alla querela per il nostro operato, ma arriva il momento dove bisogna mettere da parte le paure e pretendere una politica con più etica e cultura e per pretenderlo bisogna farla schierandosi apertamente. I cittadini chiedono più diritti e devono pretendere dalla politica, che vuole rappresentarli, la difesa di tali lotte.
Questo referendum sul lavoro può cambiare in meglio la condizione di milioni di lavoratori e lavoratrici in Italia, soprattutto per i giovani, i quali sono entrati nel mondo del lavoro senza avere i diritti dei loro padri e nonni. Non è giusto lottiamo insieme. 5 si per il lavoro

